Hai appena comprato l’ultimo modello di smartphone o di tablet spendendo metà del tuo stipendio? Lo sfoggi tutto tronfio ed orgoglioso in ufficio o con i tuoi amici? Sei vecchio, antiquato, arretrato. Il futuro non va più tenuto in tasca o nella custodia ma è davanti ai tuoi occhi, letteralmente!
Immagina: con le mani completamente libere, guardi un palazzo dall’esterno e, in corrispondenza di ogni piano, puoi vedere in sovrimpressione quali negozi o quali aziende esso ospita. Oppure sei in un centro commerciale o fai una passeggiata in centro città e vuoi trovare un negozio di libri? Ecco che magicamente appaiono davanti ai tuoi occhi le istruzioni del navigatore per raggiungerlo secondo la strada più breve. Ricevi un SMS? Lo puoi leggere al volo e rispondere semplicemente dettando il messaggio a voce. Passeggi e, nel frattempo, ricevi e consulti le ultime notizie in tempo reale, interagisci coni social network, controlli le previsioni meteo e scatti fotografie o fai un filmato di ciò che trovi interessante lungo il tragitto senza dover infilare la mano in tasca e tirare fuori lo smartphone o la macchina fotografica.
Sono solo alcuni esempi di come potrebbe essere il futuro prossimo grazie ad un interessante progetto di sviluppo avviato da Google e già in fase di test on the road. Un progetto di realtà aumentata, ovvero l’interazione con il mondo circostante in una maniera del tutto nuova, piena di funzionalità e informazioni, sempre più personalizzate in base al contesto in cui ci si trova. Grazie ad un paio di occhiali speciali, dotati di chipset Motorola, sistema operativo Android e motori Google Search e Google Maps, tanto per citare i più famosi prodotti di Google.
L’azienda di Mountain View sta per lanciare un prodotto in grado di surclassare decisamente il concetto di dispositivo mobile grazie all’introduzione del dispositivo indossabile con interazione prettamente vocale e connettività continua mediante diverse tecnologie. Certamente qualcuno storcerà il naso pensando ai numerosi pericoli per la salute che l’uso prolungato del cellulare e del WiFi comporta, stando all’OMS e a diverse ricerche mediche, e vedendosi proporre un dispositivo che può essere addirittura indossato a stretto contatto con il cervello per l’intera giornata (sebbene per alcuni potenziali acquirenti il cervello non costituisca organo vitale).
Ma è innegabile che abbiamo di fronte un’opportunità veramente interessante: SMS con dettatura vocale, videochiamate con prospettiva POV (l’interlocutore vede ciò che io vedo in soggettiva), news in tempo reale, aggiornamenti di stato e interazione con i social media, indicazioni stradali e pedonali, previsioni meteo, fotografie e filmati al volo, tutto con le mani completamente libere, senza appesantire le tasche e senza dover utilizzare tastiere con tasti sempre più piccoli o quei fastidiosissimi schermi touch che richiedono una vista da adolescente, dita da pianista e mira da cecchino.
Le voci sul possibile lancio dei Google Goggles (uno dei probabili nomi) sono al momento discordanti, ma ci sono buone possibilità che esso avvenga entro il 2012. Il prezzo? Variabile da 250 a 600 dollari, ma sufficiente a rendere l’acquisto di un Apple iPad3, un iPhone 4S o un Samsung Galaxy S II un pessimo investimento in prospettiva futura.
L’offerta di Google andrà ad affiancarsi a quella già disponibile di Epson: è già possibile acquistare, per poco più di 600 euro, il visore multimediale indossabile con lenti trasparenti Moverio BT-100, anch’esso dotato di Android e connettività wireless ma i cui handicap stanno nel design decisamente ingombrante e molto poco cool rispetto al futuro concorrente e nella presenza di un controller manuale che impegna comunque almeno una mano dell’utente. Il look proposto da Google, invece, è veramente minimale e handsfree senza compromessi.
Ma bando alle ciance: non resta che guardare il primo filmato messo in rete da Google e girato in soggettiva per rendere al meglio l’esperienza d’uso e farvi assaggiare un pezzettino di futuro.
Google ritiene che “la tecnologia dovrebbe funzionare per noi, essere presente quando ne abbiamo bisogno e sparire quando non serve”, un concetto più che condivisibile. Se avete delle idee per includere ulteriori funzionalità o indirizzare al meglio lo sviluppo è possibile collaborare con i membri del Google X, il laboratorio (non più tanto segreto) responsabile della ricerca. Quale sarà il prossimo passo? Lenti a contatto con microprocessore o apparati oculari bionici con connessione wireless e display retina? Staremo a vedere…
Ah, quasi dimenticavo di citare l’eyePhone di Futurama…
Shut up, and take my money!
Ettore Guarnaccia
Un interessante articolo sulla realtà aumentata e le sue possibili applicazioni:
Google Project Glass in foto ad alta risoluzione indossati da Sergey Brin: https://www.techzilla.it/google-project-glass-in-foto-ad-alta-risoluzione-indossati-da-brin-26600/
Project Glass: Google deposita altri 4 brevetti. Gli occhiali a realtà aumentata di Google sono un affare serio e lo dimostrano questi nuovi brevetti.
http://www.techzilla.it/project-glass-google-deposita-altri-4-brevetti-30223/