Si conclude il percorso di pace mondiale previsto dalla fondazione Keshe con la conferenza che si terrà a Brescia domenica prossima e, almeno finora, l’iniziativa nel complesso non ha ottenuto alcun riscontro ufficiale. Intanto arrivano notizie sul processo di sviluppo, collaudo e rilascio dei generatori d’energia al plasma.
Domenica 21 aprile si terrà il cruciale evento promosso dalla Keshe Foundation per la presentazione e la firma globale del trattato di pace mondiale e, ancora una volta, l’Italia si è distinta per la vicinanza e la partecipazione alla questione Keshe, visto che l’evento si terrà a Brescia, presso il Villa Fenaroli Palace Hotel.
Il programma prevede una giornata aperta ad iscrizione libera dalle 15.00 alle 21.00 alla quale chiunque potrà intervenire per firmare la propria copia del trattato e incontrare gli altri partecipanti. L’intervento di Mehran Tavakoli Keshe, fondatore e direttore dell’omonima fondazione, è previsto per le 17.00 nella sala conferenze della struttura. I posti sono limitati e la prenotazione può essere effettuata attraverso la sezione “Shop” del sito della fondazione ad un costo di 20 euro. La sistemazione nello stesso albergo prevede la possibilità di uno speciale sconto legato all’evento.
A beneficio di coloro che hanno organizzato analoghi eventi in concomitanza nel mondo, Keshe ha reso noto che l’evento di Brescia dovrebbe essere trasmesso in streaming a partire dalle 16.30 (CET) di domenica. Sarà sufficiente informare la fondazione sull’ubicazione e sulla nazione dove si svolge il proprio evento per ottenere il codice d’accesso alla presentazione in diretta. È possibile scrivere direttamente alla fondazione per ottenere tutti i dettagli necessari.
La questione USA-Corea del Nord
Esattamente due settimane fa, infine, la Keshe Foundation ha affermato di aver preso contatto con funzionari degli Stati Uniti e con la Corea del Nord per offrire loro la propria tecnologia a patto che siano sinceri nell’intenzione di proteggere le vite dei cittadini da qualsiasi attacco missilistico di forze ostili. La tecnologia in questione sarebbe la MAGRAVS relativa al programma SSP, la stessa che avrebbe consentito all’Iran di catturare il famoso drone Sentinel USA.
La fondazione ha dichiarato di non attendere alcuna risposta all’offerta fatta, di essere pienamente cosciente come la superiorità sia l’obiettivo delle rispettive azioni, come già visto in Medio Oriente nel recente passato, e di offrire il proprio supporto in un eventuale percorso di allontanamento dalla guerra. Keshe afferma di conoscere bene il sentimento dei cittadini e degli scienziati coreani, racconta di essersi incontrato con il ministro per l’unificazione delle due coree e di sapere bene quanto siano sinceri i suoi tentativi di giungere alla pace.
Adesso – dice Keshe – lo strumento per imporre la pace è nelle loro mani, stiamo a vedere se sceglieranno un percorso di guerra e morte, oppure un percorso di pace.
Quella strana indifferenza
Già, stiamo a vedere. Un fatto è certo: nessuna nazione, nessun governo, nessun esponente ha finora ufficialmente accolto né sottoscritto il trattato di pace mondiale, nonostante Keshe abbia reso noto come questo sia stato recapitato sulla scrivania dei più potenti leader mondiali. Nessun riscontro, nessuna notizia sui media mainstream, nessuna attenzione politica, neanche un attacco, una minimizzazione o una presa in giro, niente di niente. La più totale e inspiegabile indifferenza da parte di governi e media, come se la questione Keshe esistesse solo sul web.
D’altronde non è mai stato lecito sperare altrimenti, visto che leader, governanti e politici non hanno mai avuto come obiettivo la pace mondiale e il benessere dei loro cittadini. Resta il fatto che un’indifferenza mediatica di questa portata è indubbiamente alquanto anomala, tanto da indurre a pensare ad un ordine imperativo di tacere sulla questione giunto dai più alti livelli di potere, perché è provato da più parti che la questione abbia già raggiunto quantomeno l’ambasciata italiana in Belgio e il parlamento italiano con un’apposita interrogazione parlamentare del leghista Meroni.
Sviluppo dei generatori
Mercoledì scorso la Keshe Foundation, per voce dell’Ing. M.T. Keshe, ha rilasciato una dichiarazione sul proprio forum in merito alla questione dei generatori di energia, informando che, come anticipato il 28 marzo scorso, il reattore non nucleare che sta alla base del generatore è stato ricevuto dal produttore questa settimana (con un certo ritardo, ndr), dopo aver risolto gli ultimi problemi di produzione. Il reattore verrà sottoposto al processo di configurazione e avviamento nel corso delle prossime due o tre settimane, per poi dare il via alla fase di collaudo vero e proprio, durante la quale verrà sviluppato il plasma utilizzando materiale non nucleare. I risultati del collaudo verranno illustrati sul forum della fondazione entro la fine del mese di maggio e, durante le varie fasi, dovrebbero essere pubblicati filmati e fotografie dei collaudi e dei relativi risultati sempre sul forum.
Lo scorso anno la Keshe Foundation avviò i negoziati con numerose aziende, organizzazioni ed enti governativi per portare il generatore di energia alla produzione in massa in diverse nazioni e, quindi, nelle mani dei cittadini. In molti casi la tecnologia Keshe consegnata su chiavetta USB ai governi è stata trasferita a partner industriali e da quel momento essa sarebbe in possesso di tutte le nazioni del mondo. La fondazione collaborerà con gli scienziati di queste nazioni allo sviluppo dei rispettivi prototipi e, grazie ai propri partner commerciali, ha garantito la produzione in massa per sei paesi. Il prossimo passo, dopo giugno, dovrebbe essere il processo di certificazione in ciascuna nazione.
Da questo punto in poi sarà responsabilità dei partner commerciali di ciascuna nazione dichiarare chi sono e a che punto sono con il processo di commercializzazione. In base ad un accordo con i partner, la fondazione si occuperà di consegnare i generatori a coloro che non dispongono delle risorse finanziarie necessarie, affinché la tecnologia raggiunga il povero alla stessa velocità con cui raggiungerà il ricco. Così la divisione sociale – secondo Keshe – sarà superata attraverso alla scienza e tutti i profitti saranno destinati alla produzione di generatori per le nazioni e a beneficio dei loro cittadini. Stando a quanto affermato da Keshe, il principio di destinare i profitti a beneficio dei propri cittadini sarebbe scritto nero su bianco nel mandato delle attività commerciali delle aziende di ciascuna nazione.
Ulteriori aggiornamenti dopo la conferenza sul trattato di pace mondiale.
Ettore Guarnaccia
Un primo resoconto dell’evento di Brescia:
Mostrato al mondo il reattore di Keshe
Qui il video della presentazione del reattore:
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Ob2X9Zl95ek