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Presentazione libro Generazione Z al COOPUp di Rovigo

Se questo articolo ti è piaciuto, condividilo!Giovedì 21 febbraio alle 18.00 si è tenuto presso il COOPUp di Rovigo il quarto incontro di presentazione del libro “Generazione Z – Fotografia statistica e fenomenologica di una […]
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Giovedì 21 febbraio alle 18.00 si è tenuto presso il COOPUp di Rovigo il quarto incontro di presentazione del libro “Generazione Z – Fotografia statistica e fenomenologica di una generazione ipertecnologica e iperconnessa” alla presenza dell’autore Ettore Guarnaccia, dei contributori Andrea Micheletti e Guido D’Acuti, e del presidente dell’associazione #UnitiinRete , collaboratrice del Progetto Generazione Z e autrice dell’introduzione del libro Federica Boniolo. L’evento è stato organizzato da Andrea Micheletti, da COOPUp e dell’associazione #UnitiinRete.

La copertina del libro Generazione Z

Il libro “Generazione Z” è acquistabile su Amazon (consegna in un solo giorno se si ha Prime) oppure direttamente su questo blog a prezzo agevolato utilizzando l’apposito modulo di richiesta all’autore.

L’introduzione dell’evento è stata curata da Federica Boniolo, dottoressa psicologa di approccio cognitivo e comportamentale, che ha illustrato il lavoro svolto nell’ambito del Progetto Generazione Z e i feedback raccolti negli incontri con i ragazzi nelle scuole medie e superiori. A seguire Guido D’Acuti, psicologo psicoterapeuta strategico, ha raccontato un’esperienza diretta di dipendenza adolescenziale e ha fatto riferimento al suo contributo al libro, in particolare la correlazione fra le diverse forme di dipendenza. Quindi Andrea Micheletti, esperto di comunicazione e assessore a turismo e comunicazione del Comune di Adria, ha parlato del mondo dei social, dell’affermazione dell’identità e della ricerca del consenso che caratterizza la nuova generazione. Interessante la suddivisione in identità “forti” (consce della separazione fra sé stesso e il proprio avatar, resistenti ai condizionamenti, ricercano un’identità autentica basata sulla reputazione) e identità “deboli” (alla ricerca di consenso, quindi costruttrici di immagini personali strumentali basate su aspetti esteriori e di superficie).

Ha preso poi la parola Ettore Guarnaccia che ha esposto i principali obiettivi del progetto di rilevazione “Generazione Z” e gli argomenti trattati nel libro, che contiene oltre 500 grafici statistici e oltre 200 studi medici, psicologici e universitari che avvalorano le rilevanze statistiche raccolte. Si è parlato dei principali macro fattori di rischio rilevabili nell’esperienza digitale quotidiana dei bambini e adolescenti della nuova generazione: dipendenza, depressione, ansia, isolamento sociale, adescamento online, contenuti inadatti alla minore età (hate speech, fenomeni emulativi pericolosi, videogiochi violenti, pornografia, ecc.), della sessualità virtuale (sexting, revenge porn e sextortion), della tutela della privacy, del cyberbullismo e della violazione del copyright. Un filmato ha introdotto il tema dell’attention economy e del contesto sociale fortemente contagiato da una forma di dipendenza tecnologica diffusa, che ha cambiato di fatto la nostra vita con l’introduzione dei social e degli smartphone. Un altro filmato ha rappresentato i rischi di consentire l’uso di videogiochi particolarmente violenti (come il famoso GTA V) a bambini e adolescenti, mentre è stata proposta una demo della videochat anonima Omegle.

Si è parlato anche del ruolo dei genitori e del sistema educativo scolastico nell’educazione digitale dei nativi digitali e nel trasferire loro i migliori strumenti cognitivi per riconoscere e prevenire minacce e rischi, nonché per gestire al meglio eventuali incidenti di percorso. Molte le domande del pubblico, particolarmente partecipativo e interessato agli argomenti trattati. L’incontro si è concluso con ulteriori interessanti testimonianze dei correlatori dell’evento, che hanno condiviso la loro esperienza professionale a contatto con la nuova generazione.

Ringrazio Andrea Micheletti, Federica Boniolo e #UnitiinRete per l’organizzazione e COOPUp per aver ospitato l’evento.


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