Ho avuto l’onore di far parte dei relatori della prima edizione del Digital Security Festival 2019 organizzato da IT Club FVG e tenutosi venerdì 18 ottobre presso la sede di Confindustria Udine a Palazzo Torriani. L’evento è stato reso estremamente interessante da un set di relatori di prim’ordine, con il presidente del Clusit Gabriele Faggioli, il security evangelist Igor Falcomatà, il questore di Udine Manuela De Bernardin, il dirigente del Compartimento della Polizia Postale del FVG Manuela De Giorgi, l’ispettore superiore della Sezione di Udine Annalisa Marini e il commissario capo tecnico Giuseppe Panarello, insieme a Marco Grandinetti del Progetto NIE (ne te institutor erudieris) e Antonio Nardo del team di professionisti della sicurezza “Cyber Security Angels” cui appartengo da poco anch’io. A condurre l’evento Gabriele Gobbo, direttore del programma FvgTech su CafèTV24 FVG, che ha moderato anche una tavola rotonda con Cristiano Di Paolo, Luca Moroni, David D’Agostini e Luca Turco. Oltre 200 i partecipanti, fra i quali, oltre ai professionisti del settore, anche diversi cittadini interessati al tema della sicurezza, in un evento accreditato nell’European Cybersecurity Month (ECSM), la campagna dell’Unione Europea e dell’ENISA che promuove tra i cittadini europei la conoscenza delle minacce informatiche.
L’evento ha affrontato i problemi della sicurezza di una rete mondiale attraverso la quale scambiamo, grazie a tecnologie sempre più sofisticate, quantità enormi di informazioni. Un atto malevolo potrebbe avere conseguenze imprevedibili e la scarsa consapevolezza della minaccia o una incorretta impostazione delle contromisure potrebbero amplificarne gli effetti. Sono potenzialmente a rischio organizzazioni statali, infrastrutture critiche, aziende sistemiche, consumatori, cittadini e minori. Ben 5 ore dedicate a informatici e imprenditori, ma anche a insegnanti e genitori desiderosi di saperne di più sui rischi che si nascondono nella Rete, con un susseguirsi di interessanti momenti di divulgazione dal taglio molto “smart“, semplice e coinvolgente. Devo dire che è stato incredibile vedere così tante persone di estrazione eterogenea restare letteralmente incollate alla sedia, con l’attenzione completamente catturata dai temi proposti.
Il mio intervento “Generazione Z” ha affrontato il contesto di una società e un mondo del lavoro iperdigitalizzati e iperconnessi, con una crescente domanda di competenze e capacità digitali, a partire dall’educazione digitale nelle scuole e, soprattutto, in famiglia. Il mix esplosivo è costituito da una parte dalla natura attrattiva, assuefacente e fallace delle tecnologie di uso comune, dall’altra dall’incapacità dei genitori e del sistema educativo scolastico di trasmettere a bambini e adolescenti i giusti strumenti cognitivi. Il risultato è una generazione di giovani che non hanno avuto la possibilità di apprendere un uso proficuo dei dispositivi digitali e non dispongono delle conoscenze di base necessarie per riconoscere i potenziali rischi e prevenire o gestire eventuali incidenti di percorso.
Si è parlato poi di responsabilità genitoriale, di cyberbullismo (con un focus sull’applicabilità della legge 71/2017), di social media e gestione della propria immagine e della riservatezza e di fenomeni emulativi (anoressia, bulimia, autolesionismo, tendenza al suicidio, try-on haul, online challenge, selfie e video estremi, videochat esplicite, incitamento all’odio, ecc.), con la proiezione di due filmati relativi al crescente fenomeno dei try-on haul su YouTube e alla videochat Omegle. Si è passati poi all’adescamento online, alla pedopornografia, al sexting e ai conseguenti fenomeni di Revenge Porn e Sextortion, parlando anche di modelli ipersessualizzati con citazione del fenomeno “The Fappening” che ha riguardato oltre 400 celebrità. Quindi si è affrontato il tema della dipendenza, con focus su IAD, il ruolo della dopamina nelle varie forme di dipendenza, il fenomeno ElsaGate (con filmato illustrativo), la ludopatia, i videogiochi violenti (con filmati illustrativi su GTA5), i sintomi di dipendenza dal gioco, il gioco d’azzardo e gli effetti psichici, psicofisici e fisici della dipendenza tecnologica (text neck, miopia, sedentarietà, ecc.).
Di seguito le slide che ho portato all’evento, all’interno delle quali sono disponibili i collegamenti da cui scaricare o guardare i filmati proposti:
La risposta del pubblico è stata eccezionale, con numerose attestazioni di apprezzamento e interesse verso i temi che ho scelto di proporre e verso il libro “Generazione Z“. Buona la complementarità di quanto da me esposto con gli interventi della Polizia di Stato e della Polizia Postale sulle tendenze rilevate per specifici fenomeni.
Ringrazio sentitamente l’organizzazione dell’evento e l’IT Club FVG per il graditissimo invito e l’ottima collaborazione, è stato un vero piacere essere parte della prima edizione di un evento che, mi auguro, avrà sempre maggiore risonanza in Friuli Venezia Giulia, nel Triveneto e a livello nazionale.

Il libro “Generazione Z” è acquistabile su Amazon (consegna in un solo giorno se si ha Prime) oppure direttamente su questo blog a prezzo agevolato utilizzando l’apposito modulo di richiesta all’autore.
Di seguito alcuni articoli sull’evento:
Ettore Guarnaccia