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Alatri, tragedia annunciata? La diretta live alla guida è una realtà diffusa

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Ha suscitato molto scalpore il filmato dello schianto frontale in diretta avvenuto domenica 10 settembre 2023 sulla strada provinciale Santa Cecilia che collega Ferentino ad Alatri. Un’auto che viaggiava a velocità sostenuta ha invaso la corsia opposta e si è scontrata frontalmente con l’auto guidata da una giovane madre che aveva con sé le sue due figlie. A colpire è stato soprattutto il fatto che il guidatore, peraltro con musica rap ad alto volume e sotto l’effetto di alcol e droghe, stava facendo una diretta live su Facebook con il suo smartphone.

Il filmato dello schianto è stato diffuso da tutte le testate giornalistiche, a testimoniare la dinamica dell’incidente e le condizioni di guida. Nei commenti alle news e ai filmati emerge l’indignazione degli utenti che invocano pene severissime, la galera, l’ergastolo, l’espatrio (il guidatore è un marocchino molto seguito sui social), fino alla morte. Qualcuno addirittura ha chiesto la diretta live sui social dalla cella del carcere. Ripropongo qui di seguito il filmato dello scontro preso dal canale YouTube di La7 Intrattenimento (avviso che le immagini non sono adatte a un pubblico sensibile):

Poteva essere una strage in nome di like, follower e remunerazioni, eppure il conducente ventinovenne era solito fare dirette live alla guida con sottofondo musicale. In uno dei video pubblicati sul suo profilo social, il conducente guida alla velocità di 160 chilometri orari lungo una superstrada. Sicuramente è stata una tragedia annunciata, visto che il 22 giugno scorso, all’interno del mio articolo sulla morte del piccolo Manuel Proietti a opera di youtuber irresponsabili che stavano facendo una sfida social su strada, scrivevo quanto segue:

Basta fare un giro su Instagram o TikTok per assistere ai tanti utenti irresponsabili che fanno la diretta live alla guida di automobili, furgoni e TIR in tutta Italia, mentre leggono i commenti e rispondono ai loro follower. Camionisti che guidano bestioni di svariate tonnellate, operatori di ruspe, gru e muletti, ma anche mamme che portano i figli a scuola, rigorosamente senza cintura di sicurezza altrimenti non entrano nell’inquadratura. Siamo alla demenza di massa.

Il fenomeno della diretta live mentre si è alla guida di un mezzo è una pratica molto diffusa su social come TikTok, Instagram e Facebook, molto più di quanto si pensi. Le riprese live alla guida di auto, furgoni, mezzi pesanti, mezzi pubblici, macchine movimento terra, gru e numerosi altri mezzi sono numerose e si svolgono in qualsiasi condizione, di giorno, di notte, con la pioggia, nel traffico cittadino, fuori città, in autostrada, in corsia di sorpasso. Camionisti, trasportatori, corrieri, ma anche lavoratori che si recano sul posto di lavoro e mamme che portano i figli all’asilo o a scuola. Il fenomeno non risparmia nessuno. C’è chi riprende la strada, chi riprende sé stesso e chi addirittura fra la videochat in diretta con altri conducenti (soprattutto camionisti), in ogni caso l’attenzione va inevitabilmente sullo smartphone.

Ho personalmente prodotto un breve filmato (9 minuti) con spezzoni di dirette live alla guida che ho prelevato da TikTok, giusto per rendere un’idea di ciò che accade tutti i giorni sulle nostre strade:

I protagonisti delle dirette non si limitano semplicemente ad attivare la telecamera dello smartphone e avviare la diretta live sui social, ma leggono i commenti di decine o centinaia di spettatori che assistono alla performance, rispondono ai commenti e ringraziano per le piccole somme che qualche follower concede loro in cambio delle immagini. Qualche mamma concede al figlio di pochi anni di stare in piedi sul sedile posteriore, altrimenti non riesce a entrare nell’inquadratura della diretta (sic!). Usando un profilo falso, ho provato più volte a far ragionare i soggetti incauti sull’estrema pericolosità della pratica, ma non c’è nulla da fare, sono tutti convinti che sia una cosa innocua, “perché lo fanno tutti“.

Nessuna misura restrittiva né di controllo da parte delle piattaforme. Anzi, gli algoritmi di YouTube, Facebook, Instagram e TikTok sono estremamente efficienti nel favorire la diffusione delle dirette live alla guida, contribuendo a favorire anche l’emulazione da parte di tanti altri idioti irresponsabili. Non solo, su ogni diretta TikTok viene apposto in sovraimpressione il disclaimer “Questa LIVE è monitorata per assicurare che rispetti le nostre linee guida della community“. Strano, perché nelle linee guida della community di TikTok si legge “Challenge e attività pericolose. Siamo lieti quando la nostra community partecipa collettivamente a tendenze divertenti e creative. La maggior parte delle attività o delle challenge è adatta a tutti e ha lo scopo di unire le persone, ma alcune potrebbero comportare il rischio di lesioni gravi. Non consentiamo che sfide e attività pericolose vengano mostrate o promosse. Ciò include challenge, giochi, trucchi, uso inappropriato di strumenti pericolosi, assunzione di sostanze dannose per la salute o attività simili che possono provocare danni fisici significativi.“.

Nelle norme di YouTube troviamo “Questi contenuti non sono consentiti su YouTube: sfide, scherzi e azioni dannosi o pericolosi. Sfide estremamente pericolose: sfide che comportano il rischio imminente di lesioni fisiche. Scherzi pericolosi o contenenti minacce: scherzi che inducono le vittime a temere seri danni fisici imminenti o che creano grave sofferenza emotiva nei minorenni. Azioni dannose o pericolose: azioni compiute da adulti che comportano un rischio elevato di causare gravi danni fisici o la morte.Instagram e Facebook si limitano a riportare: “Desideriamo che Instagram continui a essere uno spazio autentico e sicuro in cui le persone possano trovare ispirazione ed esprimere se stesse. Aiutaci a promuovere questa community. Pubblica solo i tuoi video e le tue foto e rispetta sempre le leggi.“. Non dimentichiamo, infine, che l’articolo 173 comma 2 del Codice della Strada dispone che “è vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici, smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante” o di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di polizia.

Ogni conducente che fa dirette live sui social mentre è alla guida è un pericolo per l’incolumità di tutti gli altri. Personalmente mi preoccupa molto la possibilità di incrociare o affiancare altri veicoli, soprattutto quelli più pesanti, il cui conducente possa essere impegnato a rispondere ai commenti dei suoi follower in diretta live invece che a stare attento alla strada. Quello di Alatri è uno dei tanti incidenti nei quali lo smartphone è protagonista, tuttavia, è indispensabile sensibilizzare il pubblico sulla gravità e pericolosità di abbracciare la moda di fare dirette live alla guida, mettendo in pericolo sé stessi, i propri passeggeri, gli occupanti degli altri veicoli, motociclisti, ciclisti e pedoni. Urge adottare adeguate contromisure, a partire dall’impedire agli utenti dei social di svolgere dirette live alla guida di qualsiasi mezzo.


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